Torniamo a parlare per un giorno di Matteo Renzi. Dagli albori in Provincia di Firenze fino al tour in camper ne è passato di tempo. E di lui vi ho già raccontato molto, i bilanci, i soldi spesi per far contento il cartone Pimpa, i viaggi a 5 stelle negli Stati Uniti, i pranzi e le cene nei migliori ristoranti di Firenze e i finanziamenti alle associazioni a lui politicamente vicine. Quello che non vi ho ancora detto è che Renzi, quando ha iniziato ad ambire ruoli di rappresentanza presentava il suo curriculum in parte falso. La sua famiglia ha avuto un'azienda che si chiama Chil Srl, che si occupava di comunicazione.
I Renzi organizzavano dalla distribuzione dei giornali sul territorio toscano a piani di comunicazione per eventi. E Matteo ha ottenuto lì dentro, grazie al babbo, il primo lavoro. Non è un caso, allora, se sia uno molto attento alla comunicazione e a fare fumo è molto bravo. Ma torniamo al curriculum. Nel suo primo biglietto da visita, il sindaco scriveva nella prima parte: "É dirigente d’azienda: nel 1994 ha fondato la Chil srl, società di Marketing Diretto di cui ha poi ceduto le quote, azienda che ad oggi ha quattro sedi (Bologna, Genova, Roma, Rignano sull’Arno) e una quindicina di dipendenti, con un fatturato di 3 milioni di euro. In Chil si occupa di coordinamento e valorizzazione della rete, nella gestione di oltre duemila collaboratori occasionali in tutta Italia". Un falso, Matteo non ha mai fondato l'azienda ma deve tutto al padre che ha messo in piedi la società. Qualcuno, infatti, glielo fece notare e lui dovette rivedere il suo curriculum. Negli Stati Uniti, per un curriculum falso, i politici presentano le dimissioni.
Chissà che ha da dire lui che ammira così tanto gli States di Obama. Comunque, nella seconda versione il profilo di Renzi cambia così: "Ha lavorato con varie responsabilità per la Chil srl, società di servizi di marketing (di proprietà della sua famiglia) di cui è dirigente in aspettativa, in particolare coordinando il servizio di vendita del quotidiano La Nazione sul territorio di Firenze". E così la buona carriera di papà Renzi riottiene giustizia, Renzo fa carriera e la società continua a crescere iniziando a lavorare anche con giornali poco vicini al centrosinistra. Negli anni in cui il rottamatore passa dalla presidenza della Provincia di Firenze alla poltrona di Palazzo Vecchio, la Chil srl continua a crescere. In allegato, sotto, vi ho postato in esclusiva i bilanci dell'azienda dal 2007 al 2011. Me li ha forniti un dipendente del Comune di Firenze che si chiama Alessandro Maiorano, un signore che ci tiene alla trasparenza e in particolare a quella di Matteo. Lui si fa chiamare il "cecchino di Renzi" (probabilmente avete visto la sua faccia anche su altri giornali sia on line sia cartacei, dal Corriere a Libero) e si aggira tra gli uffici del Comune toscano come uno 007. I documenti sulla Chil non li ha inviati solo a me, ma anche alla Guardia di Finanza che starebbe ora approfondendo i rapporti tra la Chil e la politica.

Articolo: ilportaborse.com  4/10/12