venerdì 6 dicembre 2013

“Matteo Renzi mente”: gli sms tra il sindaco di Firenze e una giornalista



Il nuovo che avanza ha compiuto un passo falso. Matteo Renzi, osannato dalle platee del Pd e dato ormai come trionfatore delle Primarie, ha detto al “suo” popolo una bugia. Lo ha fatto domenica alla convenzione nazionale del Partito Democratico, raccontando dal palco un episodio: “Tre giorni fa ricevo un sms da una giornalista importante di una testata nazionale. Dai, mi dice, dimmi qualcosa di Renzi… tu sai tutto, dimmi qualcosa che ho da fare un pezzo contro di lui. Ma io sono Renzi le ho risposto! E lei: scusa scusa…”. E giù applausi e commenti: non pochi si sono indignati contro la sconosciuta giornalista, colpevole di voler “forzare la mano”, scrivendo un pezzo “contro” Renzi. E sì, è ripartito il mantra della “stampa nemica” contro la quale combattere. Renzi, però, non aveva calcolato una cosa. Ovvero che la giornalista in questione – Emanuela Fiorentino, di Panorama - avrebbe raccontato la verità su quell'sms proprio sulla rivista, in edicola da oggi: “Sono io la giornalista che il leader del nuovo Pd ha infamato domenica 24 novembre dal palco della convenzione nazionale”.
“Sì – spiega la giornalista, ho scritto a Renzi pensando di rivolgermi a un collaboratore di Panorama, un collega serio e scrupoloso a cui chiedo spesso notizie, sensazioni, lumi sull’uomo del momento: Renzi. Mi sono confusa, distratta, a chi non è capitato di mandare un messaggio alla persona sbagliata? Però qui potete leggere, fotografati, i testi degli sms tra me e il rottamatore. Ovvio che sono gli stessi che ha lui: vedete da qualche parte la frase «ho da fare un pezzo contro»? No. Quando ho sentito il suo discorso, ho avuto una brutta sensazione: perché, mi sono chiesta, un uomo che si candida a salvare un partito, e addirittura l’Italia, a distruggere i vecchi schemi della politica, uno che predica autenticità, più modernità e democrazia, mente così spudoratamente davanti a centinaia di persone? Che motivo ha, Renzi, di inventarsi una macchina del fango e poi di metterla in moto lui contro di me?”.
Si noti che dopo lo sketch Renzi non ha perso l'occasione per dare una tiratina d'orecchie agli operatori dell'informazione: “Amiche giornaliste, amici giornalisti, qui c’è un problema di comunicazione. Se la Sardegna dopo due giorni finisce a pagina 19 e di Lampedusa già non parla più nessuno, chissenefrega di quello che fa Renzi? Chis-se-ne-frega??”. E giù applausi, di nuovo, dalla sua platea. Ma le bugie hanno le gambe corte…

Fonte:
http://www.fanpage.it

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